Il bello di un sogno non è raggiungerlo ma costruire la sua realizzazione

Un po’ di anni fa decisi di lasciare una grande azienda per inseguire il mio sogno.
Molti colleghi mi presero per pazzo, altri mi dissero che ero fortunato perché potevo permettermelo. Non per i soldi, si intende, di quelli non ne avevo, ma per le cose che avevo costruito all’esterno.

Ma come spiegarglielo. Proprio io, cresciuto in una famiglia di operai dove si arrivava con difficoltà a fine mese.
Tutto quello che avevo costruito era il risultato di una grande passione e perseveranza.
Avevo realizzato finalmente che tutto ciò che desideri lo puoi realizzare.

Oggi sono felice di aver fatto quella scelta. Ma non mi fermo qui naturalmente.

Sì, perché il bello di un sogno non sta nel raggiungerlo ma nel costruire, giorno dopo giorno, la sua realizzazione.

Impariamo a non giudicare

Impariamo a non giudicare, perché l’idea che noi abbiamo delle persone e dei fatti, non corrisponde sempre a verità.
Prima di esprimere un giudizio, fermiamoci a pensare a tutte quelle volte in cui siamo stati giudicati per cose che in nessun modo avevano a che vedere con la realtà.
Sospendere il giudizio, è un segno di rispetto per se stessi e per gli altri.
E ci rende liberi.

Quando il nostro modo di essere scaccia via i nostri sogni

Spesso i nostri desideri si scontrano con il nostro comportamento e modo di comunicare.
Così ci ritroviamo a inseguire sogni che noi stessi, in modo inconsapevole, scacciamo via dalla nostra vita.
Prenderne atto e mettersi in discussione, è il primo grande passo verso il nostro cambiamento.

Il più grande terapeuta del mondo

Ho conosciuto il più grande terapeuta del mondo.
Ogni volta che ho la necessità, il bisogno, mi rivolgo a lui.
Ha un modo di lavorare esclusivo.
Non mi dice nulla, non gli dico nulla e mi lascia fare tutto ciò che voglio.
E dopo che sono stato accanto a lui, come per magia, tutto quanto passa.
Le sue capacità sono grandi, come è grande la sua umiltà.
Non ha un numero telefono, né uno studio, ma chiunque può affidarsi a lui.
Quale è Il suo nome?
Si chiama: TEMPO.

La frustrazione come risorsa

Quando viviamo una situazione difficile da accettare, ecco che l’ansia viene a trovarci.

L’ansia, come si sa, sopraggiunge per aiutarci a prendere la decisione giusta.

Ma per paura di sbagliare, spesso, anche se conosciamo la soluzione, non facciamo nulla e rimaniamo fermi, in compagnia dei nostri stati d’ansia, ad aspettare che qualcuno o qualcosa possa modificare gli eventi.

In questa fase, il nostro inconscio ci regala una seconda opportunità chiamata: Frustrazione.

La frustrazione è uno stato psichico atto a spronarci. Una vera e propria carica di energia esplosiva.

Un motore trainante, che ci consente di sradicarci dall’infelicità e di dirigerci verso ciò che di più bello può esserci per la nostra vita.

La frustrazione è una grande risorsa. Ci permette di realizzare i nostri sogni. La nostra vita.

Ma occorre utilizzarla in modo costruttivo.

Spesso, alla frustrazione ci si arrende, facendo implodere, insieme a tutta la sua energia, anche i nostri sogni.

Il significato delle emozioni spiacevoli

Non perdere mai di vista il significato delle tue emozioni spiacevoli.
Non viverle mai passivamente, altrimenti a lungo andare demoliranno il tuo stato mentale e fisico.
Cerca sempre di identificarle con precisione e capirne il loro messaggio.
In questo modo potrai utilizzarle come risorse, cosi come sono state “pensate” dalla natura.

Quando il sogno nel cassetto non ti appartiene

A volte nel nostro cassetto ci sta chiuso il sogno di qualcun altro.

Ci ritroviamo così a rincorrere qualcosa che non ci appartiene, che non fa parte della nostra vita, del nostro essere.

In questo modo la non realizzazione del sogno verrà percepita come un fallimento, come il non essere stati in grado di portare a termine un compito così importante per la nostra vita.

In realtà l’insuccesso in questo caso non è legato alle nostre scarse capacità ma al fatto che il sogno non ci appartiene.

Quando il sogno è nostro, il cuore lo sa e ci fa mettere in campo tutta la determinazione e la passione che occorre per raggiungerlo.

Al di là se poi riusciremo a raggiungerlo o meno, le sensazioni saranno ben diverse da un fallimento.

Prima di metterti in cammino per realizzare il tuo sogno, accertati che quello nel cassetto sia il tuo.

Non smettere mai di credere nei tuoi sogni

Oramai è troppo tardi, sei quello che sei e rimarrai tale, perché per essere ciò che desideri, ti saresti dovuto occupare dei tuoi sogni al momento giusto. E non è detto che saresti riuscito a realizzarli.
La cosa migliore per te sarebbe stata quella di nascere in una famiglia più ricca e fortunata.

Insomma per essere ciò che desideravo essere, e che oggi sono, non sarei dovuto essere io ma un’altra persona.
Questa era la solita “poesia” che mi sentivo dire da ragazzo quando confidavo i miei sogni ad alcune persone.

Per fortuna tutti noi abbiamo un margine di controllo della nostra vita e non bisogna mai smettere di credere ai nostri sogni e cercare sempre con tutta la forza, l’amore e la determinazione, di realizzarli anche quando a crederci siamo solo noi.

Scegliere la realtà in cui vivere

Credo che la realtà prenda forma attraverso il nostro pensiero. E che ogni pensiero lavori su frequenze diverse.
Pertanto ci sono diverse realtà che possiamo percepire. Una sorta di spettro elettromagnetico come avviene per i colori.
In base ai nostri pensieri possiamo sintonizzarci in realtà diverse e vedere e vivere ciò che appartiene a quella porzione di spettro.
Ma per sceglierci la realtà in cui desideriamo vivere, non è sufficiente cambiare pensiero attraverso il solo pensare.
Occorre l’azione, occorre un movimento, un comportamento affinché ci possa immergere in un contesto diverso, insolito, nuovo. Ed è li immersi in queste differenti frequenze percettive che i nostri pensieri possono cambiare. Il pensiero senza l’agire non ci cambia.

I gesti dell’induzione ipnotica

Nonostante siano passati molti anni da quando ho cominciato ad utilizzare l’ipnosi in ambito psicologico, rimango sempre affascinato da come attraverso semplici gesti è possibile interagire con il nostro inconscio.
Ringrazio Ro, per aver consentito la pubblicazione di questo breve video.
Con affetto. Lino