Le emozioni e la postura

Un po’ di anni fa quando mio figlio Matteo era piccolo, aveva i piedi valghi.

L’unica soluzione che mi avevano prospettato per correggere il problema era chirurgica, ovvero, inserire due viti nelle articolazioni delle caviglie con successiva ingessatura di entrambe le gambe per alcune settimane.

Ma io e mio figlio non ci siamo arresi.

Credo nelle potenzialità e nelle risorse del nostro organismo e una strada alternativa doveva pur esserci.

Abbiamo lavorato insieme per mesi con esercizi di postura e con l’aiuto di strumenti fatti in casa e il ricorso a plantari considerati inutili data la gravità del problema.

Cosa è successo dopo?

Ad una visita di controllo fatta un anno dopo, Matteo non aveva più i piedi valghi.
Una grande vittoria e soddisfazione!

Oggi, dopo anni, mi è venuta in mente questa storia e l’ho voluta condividere con voi per riflettere insieme sulle potenzialità che il nostro organismo, unito alla potenza della nostra motivazione, può sprigionare.

A proposito, ogni postura, come ci suggerisce la psicologia, ha il suo significato, infatti, Matteo, dopo aver risolto il suo problema ai piedi, ha anche sviluppato più sicurezza e decisione.

Dunque, il nostro corpo con i sui gesti e la sua postura dice chi siamo, ma allo stesso tempo lavorando su di esso è possibile cambiare ciò che pensiamo di essere.

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