Sogni ad occhi aperti

Mi è sempre piaciuto sognare e continuo a farlo.
Ma i sogni che mi piacciono di più sono quelli ad occhi aperti perché mi permettono di rimboccarmi le maniche, muovermi e metterci tutta la forza per poterli realizzare.
Si perché i sogni sono fatti per essere realizzati e non per chiuderli dentro ad un cassetto che non apriremo mai.

Amore e odio

Amore e odio sono le due facce di una stessa medaglia. Due sentimenti opposti che si intrecciano, si slegano, si attraggono, si evitano, si scontrano. Tra amore e odio c’è un passo. Un passo dentro al quale l’amore può trasformarsi in odio e l’odio in amore. Dove in un attimo si può provare odio per l’amore e amore per l’odio.
Due sentimenti dove la sofferenza e il piacere di odiare e amare possono avere le stesse radici.

Il dono della gratitudine

Quando ricevi in dono qualcosa, che sia un regalo, un gesto, una gentilezza, non dare per scontato che ti sia dovuto.
Uno dei sentimenti più nobili di cui la natura ci ha dotati è la gratitudine.
Gratitudine significa rispettarsi, condividere, relazionarsi, aiutarsi, in sostanza viversi.
È un sentimento a doppio senso di marcia. Si perché la gratitudine non dona gioia e felicità solo a chi la riceve ma anche a chi la esprime.

Essere o Fare il Papà?

C’è una grande differenza fra essere papà e fare il papà.

Si perché essere papà basta poco. Il merito è della natura. È scritto nella nostra biologia. Nell’evoluzione della vita.

Ma fare il papà è tutta un’altra storia.
Una storia che racconta amore, affetto, protezione.

Una storia che narra di biberon da riempire, pannolini da cambiare, notti da non dormire, lettini da rimboccare, malattie da curare.

Una storia piena di sacrifici che al solo sentirsi chiamare papà si dissolvono in un nulla, lasciando spazio alle infinite soddisfazioni che i nostri figli sanno regalarci.

Una storia dove il suo susseguirsi dipende da noi papà. Dall’amore e l’affetto che siamo disposti a donare.

Una storia dove scegliere concretamente se essere o fare i papà.

Una storia che (solo se lo desideriamo) può diventare la più bella poesia del mondo.

Passo e personalità

Ognuno di noi ha un modo di camminare unico.

Ogni passo, gesto e movimento ci contraddistingue.

Il nostro modo di camminare svela la parte più profonda di noi stessi. Senza nessuna censura.

Nel silenzio di ogni passo c’è ogni nostra emozione, debolezza, passione, insicurezza, dolore, forza.

Camminare è un racconto. È parlare di se stessi. Di come siamo veramente. Della nostra natura. E tutto questo accade in assenza delle nostre parole.

Fuggire dalla gabbia

In alcuni momenti della nostra vita si vorrebbe scappare da alcune situazioni ma non sempre è immediatamente possibile.

In questi casi è importante non arrendersi e costruirsi un’alternativa affinché quando tutto sarà pronto si potrà fare il passo decisivo.

Costruirsi un’alternativa non solo ci da l’opportunità di poter uscire dalla nostra gabbia ma il fatto stesso di metterla in atto ci dona speranza, felicità e voglia di agire.

Che tu voglia scappare da un lavoro che non ti piace, da una relazione insopportabile, da un momento della tua vita che non lo riconosci tuo, non arrenderti, non dare in pasto la tua vita ai piani o ai progetti di altre persone.

Alza la testa, prendi tu controllo, costruisci un piano di fuga e passa all’azione.

Occorrerà del tempo, su questo ne devi essere consapevole, ma alla fine potrai gustarti la tua libertà.

La gioia di un sorriso

Un sorriso ricevuto ti dona gioia, ha il potere di rallegrarti la giornata e di cancellare tutti quei brutti musi ricevuti.

Il sorriso è contagioso.
Con un sorriso puoi cambiare in meglio l’andamento della giornata di una o di più persone.

Donare un sorriso non costa nulla e per generarlo non servono autorizzazioni ministeriali perché il sorriso non è un presidio medico-chirurgico.

Un sorriso può essere più potente di qualsiasi medicina e genera solo effetti collaterali positivi. Pertanto in seguito ad un sorriso è possibile accusare forti attacchi di felicità, allegria, gioia ma anche spinte coatte verso la cooperazione e la solidarietà.

Sorridere, insomma, può cambiare la vita alle persone. Ma è difficile comprendere che questo possa avverarsi.

Si, perché il sorriso pare una cosa troppo semplice per mettere in moto un fenomeno così grande.

Ma alla base della natura ci sta la semplicità. E con un sorriso possiamo fare tanto.

Cancro al seno e conflitto di separazione

Conflitto di Separazione e Cancro al Seno.
Le medicine alternative hanno sempre messo in risalto le relazioni fra conflitti psicologici e organi colpiti.

Una sorta di mappa geografica dove ogni conflitto psicologico è legato ad una area del corpo e all’espressione di una specifica malattia.

È da anni che in molti testi non convenzionali si legge, ad esempio, che un conflitto di separazione dal proprio partner nella donna viene “scaricato” sul seno.

La medicina ufficiale non ha ancora avvalorato tali relazioni ma è interessante osservare come uno studio danese fatto su oltre 10.000 donne ha messo in evidenza come la morte o la separazione dal coniuge raddoppi il rischio di cancro al seno.

La relazione forte che c’è fra mente e corpo viaggia a doppio senso.
È stato messo in evidenza da altri studi come il rischio di ammalarsi di cancro si riduce in modo significativo se si ricorre a terapie elaborative o alla meditazione.

L’Affetto e la Personalità

L’affetto non è un aspetto secondario per lo sviluppo del bambino.

Fin dalla nascita, ma già ancor prima dentro la pancia della mamma, i bambini si nutrono di cibo e di affetto.
Il primo contribuisce alla crescita biologica, il secondo a quella affettiva.

Nulla può sostituire una carezza, una coccola o un sorriso.

Il legame affettivo fra genitori e figlio è sinonimo di protezione e garantisce al bambino un corretto sviluppo cognitivo ed emozionale.

Inoltre, l’affetto contribuisce alla costruzione di una personalità sicura ed equilibrata.

Il manuale dei disturbi mentali è pieno di psicopatologie legate alla mancanza di affetto da parte dei genitori.

Per cui stasera, rientrando a casa, posate il cellulare sul tavolo ed abbracciate calorosamente i vostri bambini. Loro non aspettano altro.

L’Estate, il Momento giusto per progettare

L’estate è il momento giusto per pensare a ciò che si desidera realizzare per la nostra vita.

Una zona temporale dove prendere in considerazione un nuovo lavoro, il proseguimento degli studi, una passione artistica o sportiva alla quale dare inizio.

L’estate è un momento magico in cui tutto sembra possibile.

C’è una grande voglia di rimboccarsi le maniche e di dare una svolta alla propria vita.

Se cogliamo questo attimo ecco che tutto può essere realizzato.

Pensa a cosa veramente desideri e prendi l’impegno affinché tu possa portare a termine il tuo sogno.

Le volte in cui ho desiderato qualcosa mi sono sempre sbilanciato nel prendere l’impegno ancor prima di pianificarne il percorso.

Se avessi fatto il contrario mi sarei trovato di fronte ad un motivo o ad una scusa per non iniziare. Per dirla in breve: non mi sarei sentito mai pronto.

È grazie a questo modo di pensare che ho realizzato i miei sogni.

Per cui questa estate mettiti in viaggio anche i tuoi sogni.