Stasera parliamo di … Stress e gestione dello stress

Lunedì 18 maggio 2020

Interverranno alla trasmissione: la dott.ssa Dania Di Fabio (psicologa – referente AISF Abruzzo) L’Aquila, la dott.ssa Terry Bruno (psicologa – Presidente Earth-NLP) Roma, il dottor Raffaele Ambrosio (odontoiatra-posturologo) Napoli, il dottor Lino Missio (psicologo – Ipnotista) Genova.

Appuntamento con il piacere

L’appuntamento con i piaceri della vita va rinnovato continuamente.

Che sia un gelato, una passeggiata, una cena in compagnia, una chiacchierata con un amico, un viaggio o un bacio.

I piaceri devono accompagnarci per tutta la nostra esistenza.

I piaceri ci permettono di assaporare la felicità, di sentirci vivi.

Ed è per questo motivo che la natura ci ha fatto questo prezioso dono.

Si perché sentiamo piacere ogni qual volta le nostre azioni sono orientate verso la sopravvivenza e la continuazione della specie umana.

Ecco perché è un piacere mangiare, fare l’amore, condividere le nostre vite, sono azioni istintive e primordiali che garantiscono la nostra sopravvivenza e ci permettono di assaporare la felicità.

Si perché la felicità è fatta di cose semplici che la nostra biologia conosce molto bene, ma poi con il tempo noi ce ne dimentichiamo.

Ma il segreto per essere felici non sta nel ricordare momenti piacevoli che abbiamo vissuto ma nel saperne creare di nuovi.

I piaceri però cambiano con il trascorrere del nostro tempo, alcuni rimangono, altri svaniscono, altri ancora fanno il loro ingresso più tardi.

E sta a noi scegliere quelli che più ci rispecchiano si addicono al nostro vivere.

Si perché l’infelicita non è legata solo all’assenza di un piacere ma anche alla ricerca di un piacere che oramai non può più appartenerci o che ci apparterrà più avanti.

La vita in senso biologico è semplice e la semplicità in senso biologico è vita.

Stasera parliamo di … Fibromialgia

Lunedì 11 maggio 2020 – ore 19.00

Partecipano: Dott.ssa Dania Di Fabio (psicologa – referente AISF Abruzzo) L’Aquila, Dott.ssa Terry Bruno (psicologa – Presidente Earth-NLP) Roma, dottor Raffaele Ambrosio (odontoiatra-posturologo) Napoli, dottor Lino Missio (psicologo – Ipnotista) Genova.

Chi protegge i bambini?

I bambini si aspettano sempre che dal pericolo noi adulti li salveremo.

Nei momenti più difficili ci vedono come dei supereroi pronti a portarli in salvo.

Purtroppo in alcune realtà non è sempre così e la speranza dei bambini muore insieme a loro tra bombe, guerre e malvagità.

Bambini

I cuccioli dell’uomo.
Appena nati cercano amore e protezione da chi ha donato loro la vita.

Una protezione che verrà cercata istintivamente anche in altri adulti (familiari, parenti, insegnanti, etc.).

Si perché i bambini credono in noi ciecamente.

Sanno che sui grandi possono contare.
E che ad ogni pericolo possono stare tranquilli perché a prendersi cura di loro c’è sempre qualcuno.

Immaginano un mondo dove il bene vince sul male.
E se il male è tanto più forte, non c’è nulla da temere: gli adulti ci sono sempre e vegliano sui loro sogni colmi di personaggi e storie a lieto fine.

Si perché i bambini sono così: si affidano e si fidano totalmente dell’amore e dell’affetto che noi adulti proviamo per loro. È la loro ingenuità a guidarli.

Ma purtroppo questa ingenuità a volte non viene ripagata e si vedono traditi proprio da chi si sarebbe dovuto occupare di loro.

Ed ecco che ad un tratto si trovano all’interno di guerre, sangue e distruzione.

Un inferno creato dalla stupidità umana che nessun bambino dovrebbe vedere, vivere o morirci dentro.

Ricordare un trauma: È l’inconscio che decide.

La rimozione dei traumi psicologici più dolorosi della nostra infanzia è un meccanismo adottato dalla nostra mente per proteggerci.

Attraverso l’ipnosi è possibile accedere a queste dolorose informazioni ma è il nostro inconscio a darne il benestare e lo fa solamente se siamo pronti ad elaborare queste nostre grandi ferite.

Rimozione e sintomo

Perché alcune persone non ricordano il trauma subito?

Di fronte ad un trauma (immaginiamo ad una violenza sessuale), il nostro inconscio rimuove dalla coscienza l’evento subito.

Lo fa per venirci in aiuto, per fare in modo che si possa andare avanti nella vita (e questo accade soprattutto nel periodo dell’infanzia).

Si pensi al disagio che una persona che ha subito violenza potrebbe vivere se ricordasse per filo e per segno la violenza vissuta: la sua vita sarebbe un inferno.

Il nostro inconscio dunque fa si che che l’evento venga rimosso dalla coscienza.

Ma la nostra mente inconscia non si limita solo a farci dimenticare il trauma: attraverso il sintomo ci permette di difenderci da ciò – e da chi – ci ha fatto del male.

Non è un caso se alcune donne che hanno subito violenza da bambine presentano odio e rifiuto (che non si spiegano coscientemente perché l’hanno rimosso) nei confronti di chi ha abusato di loro.

Non solo ma gli stessi sentimenti, per effetto alone, si estendono anche verso tutto il genere maschile.

Questa situazione spesso impedisce a queste donne di costruirsi una normale vita affettiva.

In questi casi per risolvere il problema è opportuno attraverso un intervento psicologico indagare su eventuali traumi rimossi (i sintomi possono aiutare il professionista a capire quali traumi possono essere stati vissuti) elaborandoli e fare in modo che l’effetto alone di cui si è parlato possa essere neutralizzato e dare così inizio ad una vita serena.

Siamo unici, non diversi!

Pensa un attimo se non ci fossero classificazioni dentro le quali rientrare.

Ognuno di noi sarebbe una persona unica con le proprie potenzialità, caratteristiche, risorse.

E invece fin dalla nascita veniamo incastrati all’interno di parametri che stabiliscono se siamo giusti o sbagliati.

Così ci troviamo ad essere belli o brutti, intelligenti o stupidì, brutti o belli, gay o etero, perdendo quell’essere unici che la natura ci ha donato.